(Danilo Stentella, 2019 ©) La classe politica umbra uscente, forse logorata da un potere esercitato troppo a lungo, avendo tradito la stessa idea aristotelica di cittadino, “colui che può accedere alle attività di governo”, per il momento, pare, almeno con quella che sarebbe stata una gestione clientelare dei concorsi nella sanità, che di fatto avrebbe escluso i meritevoli a favore dei clientes, giustamente è stata ridimensionata a un ruolo di opposizione nel processo democratico delle elezioni regionali, per lasciare il posto al buon governo.
I governi Monti, Letta e Renzi, quest’ultimo protagonista del patto del Nazareno con Berlusconi hanno preparato pazientemente l’imboscata finale, il cuore stesso di questo referendum, l’assalto al ricco bottino costituito da reti elettriche, acquedotti e gas.
“… io credo che la qualità della politica sarebbe migliore se ci fossero più donne che la fanno …” Aveva vissuto negli anni più bui della dittatura fascista e in quelli più difficili della Repubblica italiana, non si fece mai influenzare dai poteri cosiddetti forti, quelli che non perseguono interessi collettivi.