Saint Vincent, centro congressi municipale 3 dicembre 2016 Per ricordare gli amici Carlo Donat Cattin, Sandro Fontana e Giovanni Ruffini
Fidel Castro, personaggio controverso, rivoluzionario e dittatore, ateo e amico dei Papi, sarà certamente ricordato per quei valori di riscatto e di libertà che sono legati alla sua icona e a quella altrettanto brillante del Che. Sarà ricordato tuttavia anche per aver sostituito a una dittatura un’altra dittatura.
“… io credo che la qualità della politica sarebbe migliore se ci fossero più donne che la fanno …” Aveva vissuto negli anni più bui della dittatura fascista e in quelli più difficili della Repubblica italiana, non si fece mai influenzare dai poteri cosiddetti forti, quelli che non perseguono interessi collettivi.
(Tommaso Di Francesco, Il Manifesto 30.10.2016) Allucinante Matteo Renzi. Allucinante Paolo Gentiloni. Ieri notte era all’ordine del giorno dell’Assemblea generale dell’Onu un voto davvero importante: una risoluzione perché dal 2017 partano i negoziati per un Trattato internazionale che vieti le armi nucleari.
(Da: www.lavocedeltrentino.it) Anna Bono, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Torino, conoscendo a fondo la materia, ribalta un bel gruzzolo di luoghi comuni. Al giornalista Marco Dozio in un’intervista molto interessante, spiega che chi sbarca o viene traghettato sulle nostre coste, arrivando prevalentemente dall’Africa subsahariana, per la stragrande maggioranza dei casi non è un profugo. E nemmeno un povero in fuga dalla fame. Ma un giovane maschio, spesso appartenente al ceto medio, che non scappa da guerre o persecuzioni. “La maggior parte di chi lascia l’Africa subsahariana per l’Europa non scappa né dalla guerra né dalla povertà estrema”.