Ciao Tina. Se n’è andata la guerriera della riforma sanitaria e della Commissione d’inchiesta per la loggia massonica P2.

Ciao Tina. Se n’è andata la guerriera della riforma sanitaria e della Commissione d’inchiesta per la loggia massonica P2.

“… io credo che la qualità della politica sarebbe migliore se ci fossero più donne che la fanno …” Aveva vissuto negli anni più bui della dittatura fascista e in quelli più difficili della Repubblica italiana, non si fece mai influenzare dai poteri cosiddetti forti, quelli che non perseguono interessi collettivi.

Non sono poveri e non scappano dalla guerra né dalla fame, ecco perché i profughi vengono in Italia

Non sono poveri e non scappano dalla guerra né dalla fame, ecco perché i profughi vengono in Italia

(Da: www.lavocedeltrentino.it) Anna Bono, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Torino, conoscendo a fondo la materia, ribalta un bel gruzzolo di luoghi comuni. Al giornalista Marco Dozio in un’intervista molto interessante, spiega che chi sbarca o viene traghettato sulle nostre coste, arrivando prevalentemente dall’Africa subsahariana, per la stragrande maggioranza dei casi non è un profugo. E nemmeno un povero in fuga dalla fame. Ma un giovane maschio, spesso appartenente al ceto medio, che non scappa da guerre o persecuzioni. “La maggior parte di chi lascia l’Africa subsahariana per l’Europa non scappa né dalla guerra né dalla povertà estrema”.

La parola ai vinti: Tangentopoli allo scanner tra problematiche interne e scenari internazionali – Master Enrico Mattei

I vinti sono i cittadini italiani, colpiti dalle conseguenze economiche di Tangentopoli. Ne parlano alcune voci fuori dal coro, a ricordare che nei rivolgimenti drammatici di quegli anni, segnati da abusi, morti oscure e attentati, non c’era solo l’innegabile corruzione esistente tra i politici di allora, ma anche altri temi meno citati e discussi, e cruciali per la storia della Repubblica: